Il ruolo maggiore dell’insulina è quello di portare gli zuccheri del sangue, cioè abbassa la glicemia, portando il glucosio dentro la cellula, nei mitocondri per trasformarli in energia. Oltre un certo limite, gli zuccheri non entrano più nella cellula, mantenendo la glicemia elevata, questo avviene a causa del fenomeno quello definito INSULINO RESISTENZA. Se gli zuccheri non entrano nella cellula e rimangono alti nel sangue, la stessa insulina li trasforma in TRIGLICERIDI ossia in grassi. L’insulino resistenza è la causa maggiore per cui ingrassiamo ma non solo, l’insulino resistenza è la base della cosiddetta Sindrome metabolica in cui, per una serie di meccanismi legati all’insulina, avremo, trigliceridi elevati, colesterolo”cattivo” elevato (LDL) glicemia elevata, emoglobina glicata elevata. Questi valori se trascurati portano successivamente al diabete e alle malattie cardiovascolari.

Ma perché avviene l’insulino resistenza? Fondamentalmente per tre motivi maggiori che vale la pena di analizzare, così che una volta individuato il motivo per cui gli zuccheri non vengono bruciati bensì immagazzinati come riserve di grasso si potrà rompere il circolo vizioso per cui si aumenta di peso.

Gli studi dimostrano il legame tra lo stato di iperglicemia,  infiammazione e stress ossidativo. Questi fattori sono implicati in molte malattie degenerative (diabete II, malattie cardio vascolari etc)

Già 100 anni fa si era notato che una terapia antinfiammatoria a base di alte dosi di salicilati abbassava la glicemia nei pazienti valorizzando l’ipotesi del legame tra infiammazione e iperglicemia. Nel 1957 ad un paziente diabetico (II) che fu trattato con dell’aspirina per una forma di artrite associata a febbre reumatica si vide che il soggetto non aveva più bisogno di dosi quotidiane di iniezioni di insulina.  Fino a studi più recenti dove si conferma l’azione pro infiammatoria dell’iperglicemia e come lo stato susseguente all’iperglicemia ossia il riempimento degli adipociti di trigliceridi (zuccheri trasformati in grassi dall’insulina) liberi sostanze infiammatorie (TNF, IL 6) le quali mantengono lo stato di insulinoresistenza creando quindi un circolo vizioso implicato in malattie varie, obesità, dislipidemie, diabete II, malattie cardio vascolari etc.

 

Steven E. Shoelson et al. (2006) – Inflammation and insulin resistance – J Clin Invest; 116(7): 1793–1801.