Al fine di comunicare e mettere in atto la risposta immunitaria più corretta le varie cellule immunitarie secernono delle CITOCHINE o INTERLEUCHINE che sono dei fattori di immunoregolazione, gli INTERFERONI e il TUMOR NECROSIS FACTOR. Vediamo di seguito alcuni esempi.
INTERLEUCHINA 1
È una citochina implicata nel processo febbrile, un sistema per rallentare la progressione dei virus e dei batteri. Sono i macrofagi che producono l’interleuchina 1. Una volta rilasciata essa stimola le cellule TH a produrre Interleuchina 2 una delle principali interleuchine del sistema TH1.
INTERLEUCHINA 2
Principale citochina attivatrice del sistema TH1, quindi contro virus, batteri intracellulari e tumori. Originariamente definita T-cell growth factor, TCGF (1976), induce la sintesi di INF-γ ela proliferazione e differenziazione delle cellule natural killer aumentandone l’azione citotossica.
INTERLEUCHINA 4
Una delle principali citochine del sistema TH2, migliora la capacità dei linfociti B a produrre anticorpi (più precisamente IgG e IgE). Stimola comunque anche le cellule citotossiche a reagire. Una sovrapproduzione di IL4 può causare delle reazioni allergiche. Studi recenti hanno visto che bassi livelli di IL4 inibiscono gli anticorpi IgE.
INTERLEUCHINA 6
Questa interleuchina è prodotta dai macrofagi, i monociti e le cellule TH2. Essa stimola i linfociti B a produrre anticorpi. Secondo i diversi autori (Vanderhaeghe, Bouic e coll) le patologie autoimmuni da autoanticorpi, le allergie e le infiammazioni sono associate a una sovrapproduzione di IL6.
1.3.10. L’INTERFERONE
Gli interferoni costituiscono la nostra prima linea di difesa immunitaria contro la maggior parte dei virus. Esistono diversi tipi di interferone: Gamma, Beta e Alfa. Gli interferoni proteggono le cellule che non sono ancora state infettate dai virus e le rendono più resistenti. L’interferone blocca il processo di replicazione virale. L’interferone è secreto dalle cellule T al fine di stimolare le NK a combattere nel sito dell’infezione.
1.3.11. IL FATTORE DI NECROSI TUMORALE
Il TNF viene rilasciato dai macrofagi soprattutto dopo essere entrato in contatto con un Lipopolisaccaride (LPS endotossina che compone la membrana cellulare dei batteri Gram Negativi) ma può essere rilasciato dai CD4, le NK, i neutrofili, i mastociti, gli eosinofili e anche dai neuroni. Produce la febbre, combatte alcune cellule tumorali e stimola la produzione di citochine infiammatorie sistemiche.
1.3.12. NF-kBeta (NF-kB)
Una menzione particolare spetta a questo fattore di trascrizione la cui attività è coinvolta nei processi di stimolo pro infiammatorio. Sotto il nome NF-kB si intende una serie di proteine coinvolte nella trascrizione del DNA cellulare. È coinvolto nell’attivazione di un grandissimo numero di geni in risposta a situazioni di stress, infezioni e infiammazioni. Tutte situazioni che richiedono una rapida risposta alla riprogrammazione dei geni. È una molecola di prima risposta in situazioni di stress, spesso iperattiva negli anziani con conseguente attivazione dell’infiammazione cronica. Normalmente risiede nel citoplasma cellulare legato e tenuto fuori dal nucleo da una serie di sostanze chiamate IkB (Inibhitor of Kappa Beta). In situazioni di stress questo fattore viene distrutto da alcune proteasi e il NF-kB è in grado di penetrare all’interno del nucleo e attivare le risposte pro infiammatorie. L’NF-kB è il regolatore delle risposte del sistema immunitario innato e acquisito. Quindi poter controllare questo fattore di trascrizione diventa fondamentale nel controllare la cascata infiammatoria e le sue conseguenze. Alcune sostanze naturali presenti nelle spezie e nei cibi vegetali possono mantenere legato l’NF-kB all’IKB, tra queste la Curcumina (Curcuma Longa), il Resveratrolo (Uva e vino rosso), lo Zenzero e molti altri polifenoli. Alcuni minerali quali il Magnesio, lo Zinco e il Cromo presenti nell’alimentazione vegetariana, nei carboidrati integrali, nei semi oleosi e nella frutta secca.